domenica 11 settembre 2016

RODI GARGANICO (PUGLIA)


Rodi Garganico si fregia del titolo di città dal 2010, è uno dei più caratteristici centri della provincia di Foggia in Puglia, sorge su una rupe circondata da ricca vegetazione di agrumeti ed uliveti a ridosso del mare Adriatico.



Le fonti sulle origini di questa città sono  imprecise e contrastanti. Alcuni documenti riportano che Rodi fu fondata intorno al 1248 a. C. dai Cretesi, costruita tra imponenti mura, di cui restano ancora tracce. In seguito sopraggiunsero i Greci e nel VIII secolo a. C. i Rodii argivi che ne colonizzarono le coste perché attratti dal clima e dalle vaste pinete.



Il centro storico di Rodi Garganico si presenta come un antico borgo marinaro con  scale, piccoli giardini e stretti vicoli che dichiarano le sue origini greche, ombrose ed intime; il paese conserva l'atmosfera medievale attraverso i portali in pietra, i nobili palazzi padronali con cornicioni decorati finemente. 

Era abitato da pescatori e marinai, che avevano come unico scopo quello di difendersi dal nemico proveniente dal mare.  

Come in tutti i borghi marinari, tutte le abitazione del centro storico sono state costruite vicinissime, sembrano quasi volersi sovrapporre l’una all’altra, e la sua viabilità è caratterizzata da un continuo svilupparsi di vicoli ripidi e scoscesi.  



Probabilmente le case sono state costruite una accanto all’altra per difendersi dagli attacchi provenienti dal mare.

Il borgo presenta interessanti  punti panoramici tra cui il “Vucculo” .

Il Vucculo deriva dal termine longobardo vucculare che significa gridare, chiamare, volendo con ciò indicare il tipico grido delle mogli che avvisavano i loro mariti di rientrare perchè il pranzo o la cena era in tavola.

La città  non presenta edifici o monumenti di grande valore artistico ma nelle piccole chiese del centro storico  troviamo la storia di questo luogo.

Campanile della Chiesa di San Nicola

 Possiamo, così, ammirare lo stile bizantino della chiesa di San Nicola, importante per il suo campanile, costruito su tre piani e un tempo torre di avvistamento per la difesa delle coste; la chiesa di San Pietro, risalente al 1200, che conserva alcune statue del XVI secolo, e il Santuario della Madonna della Libera, in cui è preservato l’omonimo quadro.

Dal punto di vista architettonico conserva alcune Torri con diverse porte  importanti per difendere la città dagli assedi e dai saccheggi da parte di Goti e Veneziani.

 Uno  dei luoghi da non perdere a Rodi è il Castello Aragonese, abitato fino al 1806 dai feudatari Cavaniglia, ed uno dei luoghi più suggestivi è il “belvedere” che deve il nome alla sua magnifica veduta che mette di fronte alla visuale il Convento Cappuccino fino alla spiaggia.

Rodi Garganico è una città impegnata in prima linea soprattutto per quella che è la valorizzazione del suo mare dalle acque cristalline e limpide e poco profondo, ideale per famiglie con bambini. Rodi è conosciuta soprattutto per le sue  spiagge con  sabbia dorata e finissima.



Il mare di Rodi Garganico è stato premiato più volte come Bandiera blu per la qualità dell’ambiente e dei servizi. È un paese baricentro che crea facili collegamenti  per essere conosciuti nei migliori dei modi.

 Facilmente si può raggiungere San Giovanni Rotondo o Monte Sant’Angelo; semplice  anche il  collegamento con le Isole Tremiti. Il porto rappresenta, infatti,  un  punto di raccolta per i turisti che vogliono visitare le Isole Tremiti.

Isole Tremiti

A pochi chilometri da Rodi Garganico, sulla litoranea ViestePeschici, si incontra una delle più belle baie del Gargano, Baia Manacore posta sull’estrema punta della costa garganica.


Spiaggia del Gargano

Lungo la costa della Puglia troviamo i Trabucchi, antiche costruzioni in legno dai pescatori per la pesca; simboli della costa garganica, sorgono dagli scogli o dalla spiaggia.

Il  Trabucco di Rodi Garganico è stato da pochi anni ricostruito in occasione della costruzione del nuovo porto turistico.

Porto turistico di Rodi Grarganico

Il Nuovo porto turistico è capace di ospitare 310 posti barca dagli otto ai quarantacinque metri. È una perla del Garganico, porto unico  che offre dei servizi unici anche ai turisti più esigenti.

Ogni pontile è dotato di colonnina per acqua e luce, un distributore di carburante, un cantiere attrezzato per ospitare imbarcazioni natanti fino ad imbarcazioni più grandi e un piccolo villaggio a terra dove ci sono ogni tipo di servizi commerciali.

La marina di Rodi Garganico, con la sua baia, mostra come nel paese sia intensa non solo l’attività legata al mare con i suoi usi e le sue abitudini, ma anche l’attività agricola legata alla coltivazione degli agrumi, arance e limoni, che da decenni rappresenta il perno dell’economia del paese.


venerdì 2 settembre 2016

LA CHIESA DI SAN DAMIANO IN ASSISI


La Chiesa di S. Damiano, in Assisi, oltre ad essere una chiesa molto antica, è anche un importante luogo di preghiera di culto cattolico, a causa del fatto che in essa avvenne la conversione di  Francesco.

La Chiesa di San Damiano


Possiamo dire che se la Porziuncola rappresenta la fine dell’esperienza di  Francesco, l’abbraccio a sorella morte, san Damiano segna l’inizio del suo cammino spirituale, la sua vera e propria rinascita.

Francesco giunse a San Damiano all’età circa 23/24 anni: allora era un giovane molto inquieto che, in seguito all’incontro con Gesù, operò una scelta veramente radicale.

Fu proprio nella chiesa di San Damiano, infatti, che, nel 1205, mentre Francesco era in preghiera davanti al crocifisso, Gesù lo chiamò dicendogli: Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Và, dunque,  e ripara la mia casa che cade in rovina.

Il Crocifisso di San Damiano


Francesco, all’inizio, si diede semplicemente da fare per ricostruire il fabbricato quella chiesetta. Soltanto in seguito comprese di essere stato chiamato a riparare tutta la Chiesa di Gesù. 

Il Crocifisso di san Damiano, mediante il quale Gesù ha parlato a Francesco, presenta una caratteristica del tutto particolare: è diverso dagli altri perché in esso non vi è il Cristo sofferente. Gesù, infatti, appare vittorioso, con gli occhi e le braccia aperte, come se volesse abbracciarti e comunicarti un messaggio di speranza.

La Chiesa di San Damiano, ove Francesco compose il Cantico delle Creature, non riveste una grande importanza dal punto di vista artistico, specie se la si confronta con le imponenti Basiliche di Assisi; tuttavia ha un’importanza fondamentale perché qui sono nate le due vocazioni: quella Francesco quando il crocifisso gli parlò, e quella di Chiara, che consumò a San Damiano la sua vita per 42 anni, di cui 28 inferma.

Anche Santa Chiara nacque ad Assisi, nel 1194, da una nobile famiglia .

Venne  battezzata con il nome di  Chiara nella chiesa di San Rufino, perché sua madre, Ortolana Fiumi, donna di carità e di grande pietà, mentre era raccolta in preghiera, alcuni giorni prima del parto, sentì una voce annunciarle che avrebbe dato al mondo una "chiara luce" per illuminarlo.

La madre la educò non solo all’amore di Dio, ma anche alla dedizione verso il  prossimo. E fu proprio grazie alla educazione religiosa impartitale da sua madre che Chiara venne attratta dall’esempio di Francesco, modello di vita estremamente ispirato al Vangelo.

Ma l'esperienza che determinò una radicale svolta nel corso della vita di Chiara fu la notte della domenica delle Palme del 18 marzo 1212. Quella notte, infatti, appena diciottenne, fuggì dalla casa paterna, raggiungendo di nascosto San Francesco alla Porziuncola.

Questi la accolse insieme agli altri frati e le tagliò i lunghi capelli, le coprì il capo e le fece indossare il saio penitente francescano con la ruvida corda dei suoi frati.

Santa Chiara, seguendo inizialmente le scelte un po’ rivoluzionarie di San Francesco, fu ospitata dapprima in un convento di monache benedettine sul monte Subasio di Assisi, e solo più tardi andò a dimorare a San Damiano.

Venne  ben presto raggiunta dalle sorelle Agnese e Beatrice, da gruppi di ragazze e donne. Dopo alcuni anni si trasferì al convento anche sua madre, Ortolana.

Fu proprio a San Damiano che Chiara fondò l’Ordine femminile delle povere recluse, di cui fu nominata badessa e dove Francesco dettò una prima Regola traendo ispirazione da Marta e Maria.

Interno della Chiesa di San Damiano


Successivamente, Chiara compose una Regola definitiva simile a quella dell'Ordine dei frati minori, chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il privilegio della povertà, poi confermato da Innocenzo IV con una solenne bolla del 1253, presentata a Chiara pochi giorni prima della sua morte.

In definitiva, possiamo dire che San Damiano lega Francesco e Chiara con Dio e con il creato, è un luogo di silenzio e di contemplazione.

Per un episodio di cui fu protagonista la notte  del suo ultimo Natale, nel 1252, Santa Chiara venne proclamata da papa Pio XII, nel 1958, santa patrona universale della televisione e delle telecomunicazioni.

Chiara aveva il grande desiderio di partecipare, insieme alle consorelle, alla messa di mezzanotte del Natale, ma purtroppo non poteva perché era inferma ed allettata. Rimasta sola, andò in contemplazione, e manifestò al Signore tale suo desiderio. Gesù le fece una grande grazia; sulla parete della sua cella fece apparire una visione della messa che si svolgeva in quel momento nella Basilica di San Francesco,  e, al momento della comunione, le si presentò innanzi un angelo che le offrì l’Ostia consacrata.  

Chiara morì l'11 agosto 1253. Il suo corpo venne prima sepolto a San Giorgio, poi trasferito nella chiesa di Santa Chiara dove tutt'ora è conservato.

Venne proclamata santa nel 1255.